Angeli e Santi
Gli angeli sono esseri alati ultraterreni al servizio di Dio, e fin qui siamo tutti d'accordo. I santi sono invece esseri umani, morti, che in vita si sono contraddistinti per una particolare devozione alla causa cristiana, e anche su questo non credo ci sia molto da discutere, dato che è quello che ci hanno sempre raccontato dalle nostre parti. Ma allora, mi chiedo, come può Michele essere al tempo stesso un arcangelo e un santo? Ergo, perché viene definito «San Michele Arcangelo»? Ci siamo persi qualcosa? Com'è 'sta storia?
Il generale Mi-Ka-El
Detto questo, l'arcangelo (ma non santo) Mi-Ka-El è, guarda caso, anche il co-protagonista del mio ultimo romanzo, Anunnatrix: Operazione Diluvio. Ma a differenza del dubbio "San Michele Arcangelo" della Chiesa Cattolica (non della Bibbia), il mio Mi-Ka-El è un uomo in carne e ossa, appartenente alla razza blu degli Elohim, la specie non autoctona che dominò sulla Terra dalla preistoria all'Antichità, le cui origini si perdono nella notte dei tempi. – quanto mi piace questa cosa della "notte dei tempi", suscita sempre un certo mistero...
Mi-Ka-El è il generale delle forze armate Elohim, un soldato quindi, di quelli duri e puri. Ed è pure il comandante degli Arcangeli, le forze speciali dell'esercito. Ma soprattutto, Mi-Ka-El è il figlio adottivo di Yahweh, un potente Anunnaki che cospira nell'ombra per rovesciare l'ordine costituito e assumere il potere assoluto sulla Mesopotamia del 5000 a.C.
Questo è solo il prologo, quindi non ho spoilerato nulla. La nostra storia parte proprio dal momento in cui gli Antichi Anunnaki convocano il generale Mi-Ka-El per affidargli l'ingrato compito. Ma quello che appare come un semplice mandato di arresto degenererà presto in una sanguinosa guerra civile, che culminerà con la più spaventosa tragedia dell'Antichità, il «diluvio universale». Secondo la Bibbia, Yahweh avvisò Noè di costruire l'arca, di caricare moglie e figli, nonché una coppia per ogni specie animale, per poi scatenare le acque contro l'umanità e fare piazza pulita una volta per tutte. Inutile ribadire che questo è ciò che accade quando le storie si tramandano oralmente per millenni, anziché metterle subito per iscritto. Ah già, a quei tempi la scrittura doveva ancora essere inventata, il che mi permette si stravolgere la leggenda a mio piacimento, senza per questo temere ripercussioni dal mondo accademico, anche se non mi pone al riparo dal mondo integralista. 😅
L'allegoria
Anunnatrix: Operazione Diluvio è una feroce critica nei confronti del baratro in cui si versa oggi l'Umanità, tra guerre, carestie, pandemie, inquinamento e cambiamento climatico, tutti temi trattati nel romanzo, seppur in maniera completamente "inaspettata", per usare un eufemismo. L'ambientazione biblico-apocalittica, infatti, mi consente di affrontare temi di un certo spessore morale con la spensieratezza e l'esagerazione tipiche del fantasy e della fantascienza.
Rischierò anche di ripetermi, ma dato i contenuti piuttosto espliciti, ci tengo a precisare che Anunnatrix: Operazione Diluvio non è né un testo storico, né un testo scientifico, ma solo il frutto della mia immaginazione. Perciò, che siate creazionisti, evoluzionisti o teorici degli antichi astronauti, vi suggerisco di non sentirvi offesi dalle mie parole, semmai di trarne saggezza per rafforzare le vostre tesi, poiché per quanto divergenti esse siano, guardano tutte nella stessa direzione, il cielo.
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