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Mi sono astenuto a lungo dal commentare i fatti della vita. Un po' perché ho sempre ritenuto che schierarsi non fosse tra le migliori idee che potesse avere un pubblicitario, il quale dovrebbe essere "sopra le parti". Un po' perché non ho mai pensato che a qualcuno potesse fregare qualcosa di come la penso io a proposito di questo e quello. Ma a una certa, subire tutti i vaneggiamenti degli altri mi era diventato insostenibile. E non potendo farli smettere, ho pensato che l'unico rimedio per tirare il fiato fosse quello di replicare con altrettanta veemenza. Nacque così il mio Parolibero, che nulla ha a che fare con le parole in libertà del Marinetti, ma mi sembrava il nome più azzeccato da affibbiargli. Tutto qua.

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