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Immagine del redattoreElia Cristofoli

Le realtà alternative dell'Osservatore


Uatu The Watcher Marvel CMU

La Marvel ci ha sempre deliziati con fantascienza di prima scelta. Uno dei personaggi meno noti, ma senza dubbio più potenti (e ambigui) è rappresentato dall'Osservatore, creato nella seconda metà degli anni Sessanta da Sua Maestà Stan Lee e da Sua Eccellenza Jack Kirby, il fumettista che ha rovesciato come un calzino tutti i canoni dell'illustrazione moderna e che ancora oggi viene studiato da chiunque si cimenti nella meravigliosa arte del romanzo illustrato. Se non lo fa, dovrebbe.


The Watcher Fantastic Four Marvel Comics
La prima apparizione dell'Osservatore, Fantastic Four n.13, 1963

Chi non ha mai letto un fumetto Marvel, difficilmente conoscerà l'Osservatore. A meno che non abbia visto la super serie animata di Diseny Plus What If... ?, direttamente ispirata alla serie fumetti omonima, che da noi uscì intorno agli anni Novanta col titolo in italiano: Cosa sarebbe successo se... ?. Naturalmente l'inglese permette maggiore sintesi. Ma perché voglio parlare dell'Osservatore, che non è nemmeno 'sto granché come personaggio. Mica è Wolverine, o Hulk, o Spider-Man, o Deadpool. A conti fatti, è solo un gigantesco guardone pelato. Già, ma magari potrebbe solleticarti la mia tesi, secondo cui l'idea dell'Osservatore sarebbe stata ispirata niente po' po' di meno che dalla religione cristiana. Sipario... 😐


What If... ?, serie animata dei Marvel Studios, solo su Disney+
What If... ?, serie animata dei Marvel Studios, solo su Disney+

Analogie con il cristianesimo


Mi ha sempre affascinato cercare di capire da dove provengono le idee, sia le mie che quelle degli altri. Tanto più quelle della Casa delle Idee, il nickname della Marvel. E per quanto riguarda l'Osservatore, a costo di peccare di presunzione, sono pronto a scommetterci il ginocchio destro (non il mio), che Lee e Kirby si sono ispirati alla dottrina cristiana. Seguimi nel ragionamento...


Cima da Conegliano
Il buon vecchio Dio in posa da "osservatore" in un dipinto del XV Secolo di Cima da Conegliano.

Uatu è un super essere immortale che, in seguito a una tragedia accaduta su un pianeta col quale aveva condiviso la sua conoscenza, giurò di limitarsi ad osservare gli eventi, senza mai più intervenire.

Forse vedo cose laddove non c'è niente da vedere, ma a me ricorda tanto la storiella di Dio che condivide le bellezze del giardino dell'Eden con Adamo ed Eva e che, successivamente al loro "tradimento" per aver dato un morsetto a una mela dell'Albero della Conoscenza, cioè per aver voluto sapereche dovrebbe essere la base della libertà – li castiga confinandoli sulla Terra e alla mortalità della carne. Inoltre, il «limitarsi ad osservare gli eventi senza intervenire» richiama inevitabilmente la faccenda del libero arbitrio, secondo cui Dio non interverrebbe in alcun modo con le faccende umane, limitandosi, appunto, ad osservarle.


Un numero dei Fantastici Quattro ai tempi di Marvel Italia

Come se non bastasse, Uatu è spesso illustrato con una tonaca alla romana, esattamente come veniva spesso rappresentato Dio, ed è un essere gigantesco, talvolta grande quanto galassie intere, altre come un pianeta, altre ad altezza uomo. Perché Uatu è onnipresente e onnisciente, vale a dire che vede tutto ciò che è stato, che è e che sarà, ovunque nell'Universo, esattamente come il dio delle religioni monoteistiche. Anzi, Uatu è ancora più onnisciente di Dio, perché non vede solo tutto dell'Universo, bensì tutto il Multiverso. Ed è proprio da questa sua onniscienza che nascono le idee per le celebri realtà alternative dell'Osservatore, grazie alle quali Casa Marvel traccia la strada per il multiverso, aprendosi a possibilità infinite di scrittura (e riscrittura) creativa. In pratica, ha deciso di dare un senso a ciò che fanno tutti gli editori, vale a dire ribaltare qualsiasi storia a piacimento, a seconda delle occasioni e dei contesti, con la differenza che la Marvel può giocarsi il jolly delle realtà alternative. Mica è scema, la Marvel! 🤣



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Le religioni e le mitologie sono da sempre fonte di ispirazione per la Marvel. Basti pensare al dio Thor, ladrato spudoratamente alla mitologia norrena, o ad Hercules, preso paro paro da quella greca, per non parlare di tutta quella faccenda legata ai celestiali. Naturalmente, questo non vale solo per la Marvel, ma per quasi tutta la fantascienza. Con la sostanziale differenza che la fantascienza, a contrario delle religioni, non ha mai fatto male a nessuno.


Sia lodato l'Osservatore.

Elia



PS Un articolo a sé lo meriterebbe il giga-tizio qui sotto, all'anagrafe Galactus, il divoratore di mondi, uno dei celestiali più potenti dell'Universo Marvel. Al cinema apparve per la prima ed unica volta nel secondo film dei Fantastici Quattro (2007), col suo araldo Silver Surfer. In realtà nemmeno si vede nel film, si intravvede. Anzi nemmeno, diciamo che si "capisce". Ma è lecito credere che nei prossimi film del MCU, salterà fuori anche lui... 😉


Galactus e il suo araldo Silver Surfer



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