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UTÒPIA - Cenni di ispirazione III

Aggiornamento: 25 nov 2021

«Perdonare i terroristi spetta a Dio, a me spetta mandarceli.»Putin.

Rieccomi con un film, un libro e una serie dalle trame dispotiche e distopiche, che in una maniera o nell'altra, in modi più o meno subliminali, hanno contribuito alla figurazione dell'immaginario utòpico del mio futuro graphic novel, Utòpia appunto...



Un film assurdo

Essi Vivono

Campo totale di Times Square in Essi Vivono
Campo totale di Times Square in Essi Vivono

John Carpenter si è sempre contraddistinto da tutti gli altri registi hollywoodiani perché non ha mai voluto piegarsi al mainstream. Significa che non è mai sceso a compromessi con i produttori, se ne è sempre sbattuto delle mode ed è sempre rimasto fedele alla sua indipendenza. Scrive, dirige, monta, compone le colonne sonore, recita, insomma, è una sorta di precursore del videomaking, ma in versione registica. 😂

Scusate, era una battuta da nerd della telecamera. 😔

Attraverso gli occhiali, il protagonista vede gli alieni
Attraverso gli occhiali, il protagonista vede gli alieni

Essi Vivono (1988) è un film girato un po' così (😐), con dialoghi orrendi e scene che ti fanno chiedere: perché? 🤔

Ma l'idea è davvero geniale! Le parole che seguono potrebbero costituire una sorta di spoiler, ma niente che vi impedirà di godervi il film, anzi, confido vi incuriosiranno e vi spingeranno a vederlo. 😏

Taglio corto. A una certa, il protagonista si trova tra le mani uno strano paio di occhiali da sole, che quando li indossa gli mostrano il mondo per ciò che è davvero: alcune persone sono mostri, o meglio alieni con facce scheletriche, mentre tutte le insegne e tutti i cartelloni pubblicitari sono in realtà messaggi subliminali che spingono le persone all'obbedienza, al consumo, al conformismo e così via.

Con questo assurdo film di pseudo-fantascienza, Carpenter realizza una delle più belle critiche sociali degli anni '80. Ma la cosa più divertente è che nel frattempo le cose non sono certo migliorate. Per questo motivo vale la pena vederlo, e magari mostrarlo a persone particolarmente... superficiali. 😎



Un libro per domarli tutti

Putin - Ora parla lui


Hubert Seipel è un giornalista tedesco con ampio accesso alla vita privata dello zar Putin. Forse perché ne porta le veci, chissà? 🤔 Comunque sia, anche se non propriamente pro-Putin, questo libro rappresenta un particolare esercizio di «propaganda occulta». La storia di come Putin ha salvato la Russia dall'abisso della speculazione è abbastanza nota a tutti. Ma è il Putin dei diritti civili e della democrazia quello che meno conosciamo. Quel Putin che sembra essere un «nuovo zar». Un Putin tanto ben visto dalle destre reazionarie, quanto invidiato dalle sinistre progressiste. Ebbene, in questo libro c'è tutto. Anche i suoi errori, anche i suoi difetti, seppur usati per dare credibilità a un altrimenti troppo sfacciata adulazione da parte dell'autore. 😅

Però, vedete, è importante leggere tutto, anche (e soprattutto) libri che non si confanno alle nostre idee. Perché solo così possiamo essere davvero obbiettivi. Mai evitare per partito preso, andare sempre in fondo alle cose.

Putin - Ora parla lui è un libro che si legge bene, piacevole, e come detto velatamente celebrativo. Per quanto riguarda Utòpia, questa biografia autorizzata (e sottolineo autorizzata 😂) mi ha ispirato nel modo in cui certi «errori democratici», per usare un eufemismo, vengono distorti per dimostrare come siano stati appositamente commessi «per il bene comune». Il solito «bene comune» insomma. Davvero interessante, lo consiglio a chi ama la geopolitica. 😎



Una serie infinita...

L'uomo nell'alto castello

Più distopica di questa serie non ce n'è!

È ispirata al romanzo del genio della fantascienza Philip K. Dick, dai cui libri sono stati realizzati filmoni come Blade Runner (1982), Atto di Forza (1990) e Minority Report (2002). In pratica, si ipotizza una linea temporale alternativa (fantapolitica, o ucronìa) in cui Adolf Hitler ha vinto la Seconda Guerra Mondiale e ha conquistato gli Stati Uniti. Di conseguenza, i campi di sterminio non sono mai stati scoperti, nemmeno dagli stessi ufficiali delle nazisti. Da qui parte l'utopia-distopia, in cui i protagonisti, in primis una ragazza della resistenza e un ufficiale delle SS con molti sospetti, si rincorrono in un crescendo di colpi di scena. La serie conta 4 stagioni, per il momento. E in tutta sincerità, speriamo sia finita qui, perché, come dice il detto veronese: curta l'è bela, longa la stufa. 🙃


Per ora è tutto. Spero che anche questo breve articolo sulle ispirazioni motivazionali di Utòpia abbia solleticato la vostra curiosità. Scriverò presto un nuovo articolo, magari con qualche fumetto e qualche altra serie tv, che male non fanno.

Se avete domande, opinioni o altro, scrivetemi pure, oppure commentate sotto il post di Facebook o Linkedin, dai quali con ogni probabilità siete rimbalzati.

Ultima e solita cosa: in basso a destra, c'è il solito cuoricino (❤️), cliccateci sopra grazie. 🙃


Con affetto,

Elia.

Utòpia © Elia Cristofoli 2020
Utòpia © Elia Cristofoli 2020

PS – Vi lascio con un'inedita tavola del fumetto (anche perché è ancora in costruzione), dove il buon vecchio Trump si scola della gustosissima candeggina per neutralizzare il Covid-19. (fu lui stesso a dire che era un rimedio efficace, ricordate?) 😂

© Elia Cristofoli 2021
© Elia Cristofoli 2021



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